Cresce tra i giovani la voglia di fare impresa in Basilicata; nei primi 2 mesi nel 2021 sono già 6 le start up innovative avviate con la procedura semplificata della Camera di Commercio. Più agile e del tutto gratuita, è la strada preferita dai giovani startupper lucani che portano la piccola regione del Sud essere un unicum a livello nazionale, con il 100% delle startup innovative costituite nel 2020 ad aver adottato la modalità di costituzione online, contro un 37% a livello nazionale.
Tra le regioni del Sud, la Calabria è al 46,7%, la Puglia al 43,1% e la Campania al 35,8%, come emerge dal rapporto di monitoraggio effettuato da Mise, Unioncamere e InfoCamere. E tra tutte le nuove società costituite, la Basilicata ha la più alta percentuale di start up innovative 3,7%, seguita da Calabria con 2,9%, Campania con 2,3% e Puglia con 2.1%.
Nonostante il Covid e l’interruzione delle attività per tre mesi, nel 2020, con la procedura semplificata, avvalendosi del supporto dell’ufficio Assistenza qualificata alle imprese della Cciaa lucana, sono state infatti costituite ben 28 società, con una crescita esponenziale nell’ultimo triennio.
Un percorso “smart” che conferma la vivacità imprenditoriale che distingue la Basilicata nel confronto con le regioni limitrofe. Basti pensare che a Bari le nuove start up sono state circa 100, di cui meno della metà con il supporto della Camera di Commercio; a Taranto una decina e a Foggia solo 6. In Campania, una quarantina di nuove start up nel salernitano, una decina ad Avellino con scarso ricorso agli enti camerali. Mentre a Cosenza solo 13.
Interessante anche la fotografia del profilo lucano degli innovatori, guardando le circa 50 procedure avviate fino ad oggi. Nella maggior parte delle start up costituite, l’età media dei soci è compresa tra i 35 e i 46 anni, sono in possesso di dottorato di ricerca o laurea magistrale e sono impegnati nell’erogazione di servizi innovativi e ad alto valore tecnologico.
22/02/2021
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