Tra i settori maggiormente colpiti dalla pandemia, senza ombra di dubbio vi è la ristorazione. Nel 2020, secondo l’Osservatorio Ristorazione, sono state avviate 9.207 attività, solo nel 2011 sono stati registrati dati così bassi.
Mentre 22.692 locali, a causa della pandemia non alzeranno più le saracinesche. Tra le città che hanno registrato il maggior numero di chiusure, risulta esservi Firenze con addirittura l’87%, Roma con 1.518, Milano con 722 e Torino con 549.
Nell’anno della pandemia, si è registrato anche un altro record: il 77% delle attività di ristorazione, hanno scelto di lavorare in delivery, mentre sono nate circa un 27% di dark kitchen, che non facendo riferimento a nessun ristorante specifico, preparano alimenti destinati solo alla consegna a domicilio.
Nel Rapporto dell’Osservatorio, il 43% degli imprenditori, ha scelto di occuparsi della consegna esclusivamente attraverso il proprio personale, il 9% utilizza una formula mista, sia rider interni che esterni, mentre il 3%, ha deciso di appoggiarsi solo a piattaforme specializzate nel delivery.
Nell’annus horribilis, che ricorderemo per tantissimo tempo, le attività di somministrazione hanno avuto una perdita del ricavato del 40%, dato ottenuto prendendo in esame il 2019, l’anno migliore di sempre per quanto riguarda i consumi nei ristoranti e nei bar.
12/05/2021
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