Unioncamere e Finmeccanica insieme, un paggo, un accorco quadro per ridurre la distanza tra domanda e offerta nel lavoro a valle dei dati.
Secondo le stime recenti, "le imprese meccaniche fanno fatica a trovare il 40% dei lavoratori con qualifica professionale, quasi il 44% di diplomati con indirizzo specifico e addirittura due lavoratori su tre che abbiano completato i corsi degli Istituti tecnici superiori".
Offrire agli studenti percorsi di alternanza scuola-lavoro, approfondire le competenze più richieste nel settore, ridurre la distanza tra domanda e offerta di lavoro per agevolare la transizione tra scuola e lavoro.
Queste le tre linee guida dell'accordo.
“Digitalizzazione, ecosostenibilità, riorganizzazione delle filiere produttive a livello internazionale rappresentano alcuni dei driver della trasformazione del mercato del lavoro in atto che gli effetti della pandemia stanno accelerando in maniera straordinaria”, ha sottolineato il vice presidente di Unioncamere, Andrea Prete.
“Tutto ciò impone alle imprese e al mondo della formazione di stringere un’alleanza sempre più forte per fare in modo che i giovani possano sviluppare quelle competenze strategiche per il lavoro nell’azienda di oggi e del futuro. Per questo - ha concluso - Unioncamere e Federmeccanica hanno messo a punto un innovativo modello di attestazione delle competenze maturate in contesti aziendali che favorirà la transizione dal mondo della formazione a quello del lavoro”.
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