La Tour Eiffel, considerato uno tra i dieci monumenti al mondo più visitati, a causa della chiusura imposta dalla crisi pandemica, ha i conti in rosso. Jean-Francois Martins, il presidente della società cooperativa che gestisce la “Torre di Eiffel”, ha dichiarato che al momento sono rimasti solamente 30 mila euro, totalmente insufficienti per permettere la riapertura al pubblico il 16 luglio 2021, dopo 8 mesi e mezzo di stop.
Secondo Martins, per ripartire sarà necessario ottenere diverse decine di milioni di euro, in quanto oltre alle numerose spese di gestione, è necessario effettuare alcuni interventi sia ordinari che straordinari. Tra i più urgenti, vi sarebbe la sostituzione dell’ascensore del pilastro Nord, con un costo pari a 50 milioni di euro, mentre in autunno, il monumento dovrà essere nuovamente riverniciato, operazione che avviene ogni sette anni per evitarne il deterioramento a causa della ruggine.
A causa delle restrizioni, si prevede un flusso di visitatori piuttosto basso ancora per diverso tempo, e le perdite non verranno colmate se non prima del 2024. Per questo motivo, è stata avviata una trattativa con la città di Parigi e l’autorità Metropolitana della ‘Grande Parigi’, i due azionisti che detengono rispettivamente il 99% e l’1%.
A causa del Covid, le perdite sono state immense. L’ente di gestione nell’annus horribilis, rispetto al 2019 ha perso circa l’80%, ma le cose non andranno meglio per il 2021, stimando una mancanza di guadagni di circa 70 milioni di euro.
25/05/2021
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