La Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia, per aver applicato solo in parte le direttive Ue del 2014, sul credito ipotecario. L’obiettivo della norma è quello di voler permettere ai consumatori, intenzionati a richiedere prestiti ipotecari, di potersi rivolgere anche ai mercati esteri, in maniera tale da avere condizioni migliori e maggiori opzioni.
Nel testo della lettera di costituzione di mora, inviata da Bruxelles al governo italiano, è possibile leggere che, dopo tanti anni, “La Commissione Ue, chiede a Roma di applicare le direttive Ue. In particolare, le disposizioni sulla libertà di stabilimento, libera circolazione e vigilanza dei servizi degli intermediari del credito.
Una maggiore concorrenza andrebbe a vantaggio dei consumatori, consentendo una scelta più ampia e a costi inferiori”. L’Italia avrà due mesi di tempo per rispondere in modo soddisfacente. In caso contrario, la Commissione potrebbe procedere inviando alle autorità nazionali, un parere motivato.
12/06/2021
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