Secondo un’analisi condotta dall’Ivass, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, che ha il compito di garantire la stabilità del mercato assicurativo e la tutela del consumatore, il prezzo medio effettivo pagato per l’Rc auto, nel primo trimestre del 2021 è stato di 367 euro, con una riduzione del 6,3%, pari a 25 euro.
Il bollettino statistico dell’Ivass ha evidenziato che, il 50% degli assicurati paga meno di 330 euro e, solo il 10% paga meno di 201 euro. Tra il Nord e il Sud, la differenza dei prezzi dell’Rca, sempre riferita ai primi tre mesi dell’anno, è diminuita notevolmente. Se è vero, che in tutta Italia si è potuto assistere a riduzioni significative, arrivando ad un -9,1% a Catanzaro, -8,4% a Roma, -8,1% a Crotone e Taranto, -7,8% a Milano ed a Bologna ad un -7,3%, secondo Assoutenti “la riduzione delle tariffe è ridicola, e rappresenta una presa in giro per milioni di assicurati italiani”. Dello stesso avviso sono anche il Codacons e l’Unione Nazionale Consumatori. Secondo quanto spiegato dalle tre Associazioni, nel 2020 e nella prima parte del 2021, le enormi limitazioni degli spostamenti hanno portato ad una diminuzione degli incidenti del 40%. Questo avrebbe dovuto determinare ad un vertiginoso crollo delle polizze. Come spiega il Codacons, “Il calo dei prezzi invece, appare minimo e inadeguato. Per questo chiediamo al Governo Draghi di introdurre forme di rimborso obbligatorio in favore degli assicurati, garantendo equità e immettendo risorse nelle tasche delle famiglie, già pesantemente danneggiate dall’emergenza Covid”.
16/06/2021
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