La riforma fiscale è attesa entro il 30 giugno, ma secondo quanto trapelato, prima che il documento della Commissione Finanze venga presentato, potrebbero arrivare importanti novità per i lavoratori autonomi.
La Lega ha proposto, appoggiata da Italia Viva e Movimento 5 Stelle, lo stop al sistema di saldo e acconto per le partite Iva, due volte l’anno. L’attuale sistema potrebbe essere sostituito dal “Cash Flow Tax”, così da permettere ai titolari di partite Iva, di effettuare pagamenti con rate ogni trenta giorni, sulla base di quanto hanno realmente guadagnato.
Il cambio di modalità del versamento delle imposte, non dovrebbe essere l’unica novità per gli autonomi. Il governo è al lavoro per “un’uscita graduale dalla flat tax al 15 %” per i soggetti in partita Iva che superano più di 65.000 euro di fatturato.
La viceministra dell’Economia, Laura Castelli, ha spiegato che questa seconda novità, permetterebbe: “Una crescita senza eccessive penalizzazioni. Gli autonomi che sono in regime forfettario sono costretti da una soglia dalla quale una volta usciti, pagano una percentuale troppo forte. Tra le ipotesi, c’è anche quella di innalzare il tetto della platea a 100 mila euro di ricavi, con un forfait del 20%”.
Entro novembre, potrebbe subire variazioni, anche il versamento degli acconti. Attualmente, questi vengono pagati dai lavoratori autonomi in due tranche, una entro il 30 di giugno e la seconda entro il 30 novembre. Il Parlamento potrebbe valutare l’ipotesi di rateizzare il primo acconto tra giugno e dicembre, il secondo tra gennaio e giugno, dell’anno seguente.
21/06/2021
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