La LoJack, una società del Gruppo Calamp che si occupa a livello globale di soluzioni telematiche per la mobilità e nel recupero dei veicoli rubati, ha elaborato un “Dossier sui furti di motoveicoli 2020”, integrando i dati forniti dal Ministero dell’Interno su moto e scooter.
Secondo l’indagine, lo scorso anno, in Italia sono stati registrati 25.273 furti delle due ruote, pari a 70 al giorno, tre ogni ora. Le regioni maggiormente interessate dal fenomeno, oltre l’80%, sono sei: Lazio, Sicilia, Campania, Lombardia, Toscana e Puglia.
I modelli più ricercati dai ladri, sono: Honda SH, Liberty e Vespa, Scarabeo, Beverly, T-Max, mentre quelli a cui sono meno interessati sono Agility, People, APE e Majesty. Rispetto al 2019, la percentuale dei furti dei motoveicoli è scesa del 25%.
Ma, la riduzione delle sottrazioni è da attribuire maggiormente alla pandemia, alle limitazioni alla circolazione imposte dai lockdown e, in minima parte, all’aumento dei controlli delle forze dell’ordine.
Secondo il report, mediamente solo il 36% dei mezzi, pari a 9336, in media uno su tre, viene recuperato, ma la percentuale scende proprio nelle sei regioni maggiormente interessate. Questo perché, i furti avvengono per mano di bande criminali organizzate che, tempestivamente riescono a far perdere le tracce.
Nel 90% dei casi, trascorse 48 ore dal furto, i motoveicoli vengono smontati e i pezzi rivenduti tramite il mercato nero dei ricambi. In rari casi, il proprietario sarà vittima del cosiddetto “cavallo di ritorno”, cioè la proposta di recuperare il mezzo in cambio di una somma di denaro. Maurizio Iperti, AD di LoJack Italia e Senior VP LoJack EMEA, ha dichiarato: “La pandemia ha solo rallentato il trend dei furti di motoveicoli. L’unica contromisura, per motociclisti e scooteristi, è dotarsi di sistemi antifurto in grado di cogliere di sorpresa il ladro, prima che sia troppo tardi.
30/07/2021
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