Dopo due anni di pandemia il mondo fieristico riparte. In questi giorni, a Verona, si sta svolgendo l’edizione 2022 di “Fieragricola – International Agriculture Technologies Show“.

Storia della fiera e partecipanti della nuova edizione

Nata nel 1898, quest’anno Fieragricola celebra la sua 115a edizione. L’evento ha da sempre accompagnato l’evoluzione dell’agricoltura, promuovendo le innovazioni utili al settore e fungendo da intermediario tra i protagonisti del settore primario e le istituzioni. La peculiarità di questa fiera è la sua trasversalità, elemento che le ha permesso di collegare tra loro realtà molto differenti, ma che allo stesso tempo fanno parte del medesimo settore.

Giovanni Mantovani, direttore generale di Verona Fiere, sottolinea il fatto che alla fiera verranno presentati eventi di innovazione in campo agricolo, come il mondo del digital farming – la cosiddetta “agricoltura digitale” o “agricoltura intelligente” – uno strumento in grado di raccogliere, archiviare, analizzare e condividere digitalmente dati e informazioni elettroniche in agricoltura.

“Fieragricola 2022 sarà una fiera unica in cui si affronteranno temi nuovi e si guarderà al futuro senza dimenticare il passato: oggi grazie al progresso siamo arrivati a volgere lo sguardo verso frontiere più complesse e grandi. A livello di pubblico ci attendiamo, visitatori, ancora più selezionati, professionali e motivati” – conclude il direttore Mantovani, sicuro che la fiera si rivelerà un grande successo.

Anche Maurizio Danese, presidente di Verona Fiere si dice soddisfatto di come l’evento sia stato organizzato, commentando positivamente la larga domanda di partecipazione ricevuta negli scorsi mesi.

I numeri della fiera sono molto significativi: dieci padiglioni allestiti, 520 espositori provenienti da tutta Italia e da 11 Paesi esteri, top buyer stranieri in arrivo da 29 nazioni e un calendario molto fitto che conta oltre 120 eventi tra convegni, workshop, approfondimenti e prove dinamiche. Tutti questi elementi evidenziano l’importante grado di internazionalità che l’evento ha acquisito col passare degli anni, rendendolo uno dei più importanti appuntamenti del panorama agricolo internazionale.

La struttura organizzativa della fiera

La struttura della manifestazione sarà articolata in diversi settori. Tra di essi si annoverano la meccanica agricola, la zootecnia, le colture specializzate ad alto valore aggiunto, i servizi professionali per il settore primario e le energie da fonti rinnovabili e agricole. E’ prevista inoltre un’area dinamica esterna per le dimostrazioni e le prove dei mezzi agricoli esposti.

Molti sono i temi che saranno oggetto di discussione: tra quelli di maggior rilievo si annoverano le misure del PNRR per le filiere agricole, la gestione delle risorse idriche e ambientali, la zootecnia e i biostimolanti – prodotti contenenti sostanze in grado di sostenere la crescita e lo sviluppo delle piante durante tutto il ciclo di vita della coltura (dalla germinazione dei semi e dal trapianto fino alla raccolta).

La Fiera di quest’anno vede il ritorno dei grandi consorzi zootecnici e inoltre dà spazio anche alla formazione e all’aggiornamento professionale, attraverso l’organizzazione di 120 convegni e approfondimenti, il cui contenuto è disponibile sul sito ufficiale della fiera.

Infine è importante anche ricordare che in occasione dell’evento verranno consegnati numerosi premi, tra cui il “premio innovazione”, il “premio l’agricoltura è giovane”, il “premio produzioni alternative” e il “premio allevatore dell’anno 2021”.

Fieragricola è portavoce delle aziende agricole italiane e, in quanto tale, si occupa della valorizzazione dei prodotti agricoli del nostro paese. Le stime effettuate evidenziano un valore della produzione complessiva che sfiora i 60 miliardi di euro: questi numeri importanti testimoniano come l’Italia sia il primo paese in Europa per valore aggiunto generato dal settore primario (le cifre si aggirano intorno ai 32,9 miliardi di euro, pari a più del 2% del PIL nazionale).

Il summit “Sfide e visioni al 2050 dell’agricoltura europea”

In occasione della fiera, è inoltre in programma per il 1° marzo 2022 il Summit “Sfide e visioni al 2050 dell’agricoltura europea”, un evento organizzato per festeggiare i 60 anni dall’adozione della PAC, la Politica Agricola Comune.

Come ha ricordato Stefano Vaccari, direttore del consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA), dal 1962, anno di nascita della PAC, ad oggi abbiamo assistito a importanti miglioramenti in ambito tecnologico e alimentare. Il numero uno di CREA assicura inoltre che gli obiettivi principali della PAC, ossia incrementare la produttività agricola sviluppando il progresso tecnico e assicurare un tenore di vita equo alla popolazione agricola, rispettano tutt’oggi i criteri previsti.

Questo summit darà modo di discutere le proposte principali per il miglioramento dell’efficienza del sistema agricolo e di affrontare in primo piano il tema dei cambiamenti climatici, il quale negli ultimi anni sta acquisendo via via una maggiore centralità. Gli effetti dell’inquinamento e del surriscaldamento globale infatti hanno inciso sempre più pesantemente sulla produttività del settore agricolo, rendendo necessaria una mobilitazione urgente per fare in modo che l’agricoltura riduca l’impatto ambientale e l’emissione di gas inquinanti nell’atmosfera e contribuisca concretamente a migliorare la qualità del nostro ecosistema.

FONTE: federcamere.it