Lo stop al taglio delle accise sui carburanti, fissato al 31 dicembre 2022, ha dato il via ad una nuova drammatica impennata dei listini alla pompa, arrivando a sfiorare in modalità servito i 2,5 euro al litro per il diesel e 2,4 euro per la benzina, nelle autostrade. La situazione è altrettanto preoccupante sulle isole, come Sardegna e Eolie, anche a causa del costo maggiore per far arrivare i carburanti.
Il forte incremento, diffuso in tutto il territorio, risulta incomprensibile alla luce delle attuali quotazioni del petrolio, che segnano i prezzi più bassi degli ultimi mesi. Sulla base di questa evidenza, il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, con la richiesta di indagare su eventuali speculazioni, ha presentato un esposto alla Guardia di Finanza e a oltre 100 Procure italiane.
Contro i rialzi ingiustificati dei listini, Rienzi ha invitato gli automobilisti a boicottare le stazioni di benzina con i prezzi più alti. Anche il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, ritenendo che in atto vi sia una speculazione, “Evidentemente c’è qualcuno che fa il furbo: non ci possono essere distributori che vendono la benzina a 1,70 e altri a 2,40 “, ha annunciato un incontro con il governo Meloni.
09/01/2023
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