La corsa al rialzo dei tassi d’interesse, l’ultimo fissato per marzo, pari 50 punti base e che verrà applicato nei prossimi giorni, purtroppo, non sarà l’ultimo dell’anno. Nei giorni scorsi, la Bce ha annunciato che, per favorire un ritorno dell’inflazione al 2% in tempi brevi, saranno necessari nuovi aumenti, che potrebbero verificarsi sin dal prossimo mese.
Per gli analisti è possibile che a maggio e al massimo entro settembre, i tassi d’interesse crescano di altri 25 punti, toccando un picco del 4% entro l’anno. La situazione allarmante è tra i temi più discussi da alcuni governi Ue, che, senza un freno alla strategia decisa dalla Banca centrale europea, ipotizzano un’imminente recessione.
A sottolinearlo, nelle ultime ore è stato anche il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, intervenuto all’assemblea pubblica di Confindustria Basilicata, secondo cui, la Bce, con l’obbiettivo di ridurre la crescita dei prezzi, deve stare “molto attenta e tenere conto delle diverse tipologie di inflazione e della diversità negli Stati membri. Alla Bce di Draghi ce n’era uno, ed era italiano, se ne devono fare una ragione”.
04/03/2023
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