Gli aumenti registrati in prossimità delle feste, in campo alimentare, per i soggiorni nelle località turistiche e per i biglietti di treni e aerei, come di consuetudine, non accarezzano neanche le pompe di rifornimento.
Dopo un aumento vertiginoso del diesel, registrato lo scorso anno, il primo trimestre del 2023 è stato caratterizzato da un ritorno alla normalità, con prezzi inferiori rispetto alla benzina.
Secondo quanto denunciato dal Codacons, in queste ore il costo della ‘verde’ al servito è schizzato sopra i 2 euro nei centri urbani, nelle aeree di servizio autostradali la cifra sfiora addirittura i 2,5 euro al litro, mentre sulle isole minori il prezzo rilevato è di 2,1 euro.
Dall’indagine dell’associazione dei consumatori, la variazione dei prezzi riguarda anche il gasolio, che al servito ha toccato 2,128 euro al litro, invece al self-service 1,852 euro.
Carlo Rienzi, il presidente del Codacons, ha dichiarato: “Rispetto alla Pasqua dello scorso anno, la benzina costa oggi il 6,5% in più, con un aggravio di spesa pari a quasi 6 euro: stangata da complessivi 120 milioni di euro”.
07/04/2023
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