Lo sciopero dei treni, organizzato a metà luglio scorso, secondo quanto annunciato dal segretario Cigl Landini, ebbe un’elevata adesione, mediamente dell’80% in tutta Italia. I ferrovieri di Trenitalia e Italo avevano incrociato le braccia dopo mesi di tentati colloqui con il governo e in seguito “all’incapacità delle due aziende di chiudere positivamente le due vertenze aperte da mesi”.
Il ministro Salvini, intervenuto dimezzando le ore della protesta, aveva assicurato che avrebbe convocato al Mit le parti interessate, per raggiungere un accordo. Nelle scorse ore, finalmente è stata raggiunta l’intesa tra le due aziende e i sindacati, con grande soddisfazione di Salvini che ha dichiarato: “Promessa mantenuta”.
Tra i diversi punti dell’accordo, firmato da Trenitalia, sono previste 2 mila nuove assunzioni e, entro ottobre, l’aumento del valore dei buoni pasto per tutti i lavoratori del gruppo Fs. Mentre, con Italo si è raggiunto sia il rinnovo del contratto nazionale, scaduto a dicembre 2021 e che sarà rinnovato fino al 31 dicembre 2024, che “un aumento economico sui minimi di 110 euro in due fasi, 80 euro a settembre e 30 euro ad agosto 2024”.
Filt Cgil ha dichiarato: “Questo rappresenta un altro passo importante per equiparare condizioni contrattuali e salariali tra le due aziende ferroviarie”.
03/08/2023
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