Sono ormai lontani i tempi, eppure è trascorso meno di un anno, in cui il centro-destra, in piena campagna elettorale, prometteva “automatica riduzione di Iva e accise” e che avrebbe proseguito con le misure introdotte dal governo Draghi. Poi a gennaio molto è cambiato, tra cui lo stop del taglio sull’imposta sui carburanti in legge di bilancio. Il costo di benzina e diesel, rimasto stabile per diversi mesi, con l’arrivo delle vacanze estive è tornato a toccare cifre insostenibili, tanto da spingere cittadini e associazioni a chiedere di rintrodurre il taglio delle accise.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha risposto negativamente, spiegando che non solo in Italia il prezzo è il più basso in Europa, (fattore che non incide sulle tasche degli italiani), ma la misura “Costerebbe un miliardo al mese, 12 miliardi l’anno” e questi fondi sono destinati a “tagliare due volte il cuneo fiscale”.
I cittadini, già esasperati da inflazione e caro-prezzi, chiedono nuovi interventi e in circa 104 mila hanno sottoscritto la petizione di Altroconsumo per reintrodurre lo sconto sulle accise e azzerare l’Iva sui carburanti. L’Associazione precisa: “Il governo ha adottato misure blande, i cartelli con i prezzi medi, che, come prevedibile, si sono rilevate del tutto inefficaci”.
19/08/2023
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