Il calo delle nascite e l’aumento dell’età pensionabile sono le principali cause della diminuzione di under 35 nel mondo del lavoro. Secondo la Cgia di Mestre, l’annoso problema di trovare candidati disponibili e professionalmente preparati da impiegare nelle aziende è destinato a crescere in maniera esponenziale considerando che, nei prossimi 5 anni, andranno in pensione circa il 12% dei lavoratori.
I dati Istat rivelano che, in quasi venti anni, la forza lavoro con età compresa tra i 15 e 34 anni è scesa di circa un terzo, passando dai 7,7 mln del 2004 a 5,3 mln del 2023, mentre gli over 50 sono pressoché raddoppiati, essendo, al momento, 9,4 mln contro i 4,8 mln di 19 anni fa.
L’Associazione artigiani, piccoli e medi imprenditori è dell’idea che per rimpiazzare” i prossimi alla pensione e per colmare il fabbisogno, dovuto all’occupazione cresciuta complessivamente di 1,1 mln di posti dal 2004 ad oggi, “nei prossimi 15-20 anni si dovrà ricorrere stabilmente anche all’impiego di extracomunitari.
Per legge, bisognerebbe stabilire che il permesso di soggiorno, - tranne in casi eccezionali- andrebbe accordato a chi si rende disponibile a sottoscrivere un patto sociale con il nostro Paese. Se un cittadino straniero si impegna a frequentare uno o più corsi ed entro un paio di anni impara la nostra lingua e un mestiere, al conseguimento di questi obbiettivi, lo Stato italiano lo regolarizza e gli trova un’occupazione”.
05/09/2023
Inserisci un commento