Il mondo della fiscalità italiana si prepara a una svolta epocale con l'arrivo del concordato preventivo fiscale biennale. Questa nuova misura, in fase di definizione grazie al decreto legislativo di attuazione della delega fiscale, promette di portare benefici sia ai contribuenti che all'Erario. L'adesione preventiva a questa iniziativa può significare una riduzione significativa delle multe fiscali, e grazie all'introduzione dell'intelligenza artificiale, la lotta all'evasione fiscale si sposterà in una dimensione digitale.
Il fulcro di questa nuova iniziativa è il concordato preventivo fiscale, che consente ai contribuenti di accordarsi con l'Agenzia delle Entrate in anticipo per due anni sui propri redditi. Questo accordo è rivolto a lavoratori autonomi che esercitano attività d'impresa, arti o professioni, sia coloro che versano imposte forfettarie sia coloro che applicano indici sintetici di affidabilità.
L'Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dei contribuenti la proposta di adesione entro aprile 2024 (con scadenza al 15 marzo). I contribuenti potranno aderire entro luglio 2024 e, negli anni successivi, entro giugno. Questo accordo può rappresentare una significativa riduzione delle sanzioni fiscali per coloro che decidono di aderire.
Per garantire un'applicazione trasparente del concordato preventivo, sono state fissate alcune condizioni. Ad esempio, l'indicazione di dati non corrispondenti nella dichiarazione dei redditi impedisce l'accesso al concordato. Inoltre, i contribuenti sottoposti agli indici di affidabilità fiscale devono avere un voto di almeno otto per poter aderire, mentre coloro con un punteggio più basso dovranno aggiornare i dati in possesso dell'amministrazione.
È essenziale che i contribuenti non abbiano debiti tributari o abbiano estinto quelli oltre i 5.000 euro. Sono esclusi anche coloro che non hanno presentato le dichiarazioni dei redditi o che hanno ricevuto condanne per dichiarazioni fraudolente. Tuttavia, è possibile mettersi in regola per superare alcune di queste condizioni, e il governo conta di incassare 748,1 milioni l'anno prossimo e 12,3 milioni nel 2025 grazie a questa nuova iniziativa.
L'innovazione non riguarda solo il concordato preventivo, ma anche il dialogo preventivo tra l'amministrazione e i contribuenti, soprattutto durante l'accertamento. Il contribuente ha ora la possibilità di aderire e dialogare immediatamente. In presenza dell'adesione, le sanzioni saranno dimezzate, promuovendo un atteggiamento più collaborativo tra le parti.
Un'altra innovazione di spicco è l'utilizzo dell'intelligenza artificiale nella lotta all'evasione fiscale. Le nuove norme prevedono una revisione delle regole per l'analisi preventiva dei comportamenti a rischio. L'intelligenza artificiale svolgerà un ruolo fondamentale nell'individuazione dei contribuenti non conformi, garantendo al contempo il rispetto della privacy.
Inoltre, si prevede un maggiore sforzo per l'integrazione delle banche dati. L'interconnessione tra le diverse fonti di informazioni, compresi archivi e registri pubblici, consentirà all'Agenzia delle Entrate di avere una panoramica più completa della situazione fiscale di ogni contribuente. Questo passo avanti potrebbe rafforzare ulteriormente la capacità di rilevare l'evasione.
Infine, le notifiche fiscali, comprese le contestazioni e le cartelle, potranno essere spedite al contribuente anche sul domicilio digitale. Questo passo verso la digitalizzazione fiscale semplificherà le procedure e renderà più agevole per i contribuenti tenere traccia delle notifiche. La decorrenza dei termini per i pagamenti e altre scadenze fisiche avrà inizio praticamente immediatamente una volta che il gestore della Pec (Posta Elettronica Certificata) comunicherà all'Erario l'arrivo delle notifiche nella casella postale
Il concordato preventivo fiscale biennale rappresenta una svolta significativa nella fiscalità italiana, portando vantaggi sia ai contribuenti che all'Erario. Grazie a un dialogo preventivo obbligatorio e all'uso dell'intelligenza artificiale, la lotta all'evasione fiscale è destinata a diventare più efficiente ed efficace. La digitalizzazione e l'integrazione delle banche dati, insieme alle notifiche fiscali digitali, semplificheranno ulteriormente il sistema fiscale italiano, portando a un rapporto più trasparente tra contribuenti e l'Amministrazione finanziaria. Con l'adesione a questa iniziativa entro luglio, i contribuenti possono guardare al futuro con maggiore fiducia e aspettarsi una maggiore chiarezza nel sistema fiscale italiano.
03/11/2023
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