Un ennesimo dramma ha colpito il mondo del lavoro nel cuore di Roma, portando alla morte un operaio edile di 60 anni, padre di famiglia della provincia di Frosinone. Questo incidente si è rivelato essere solo l'ultimo di una serie di eventi tragici che hanno funestato il settore edile nel corso dell'anno.
Secondo i dati forniti da Filca Cisl, questa tragedia segna il sesto decesso solo tra gli edili nel Lazio dall'inizio dell'anno, portando il numero totale di vittime sul lavoro a un allarmante 69, se si considerano tutti i settori. La vittima, schiacciata da un macchinario mentre svolgeva il proprio lavoro, faceva parte di un trend inquietante che mette in evidenza la fragilità del sistema di sicurezza sul lavoro.
L'incidente ha avuto luogo in via Cadore, nel cuore di Roma, mentre la ditta era impegnata nella fase iniziale di lavori di fondazione su un edificio dei primi del '900, sede della Banca Popolare di Novara. La vittima stava operando sotto una trivella, sospesa in aria dal braccio meccanico di un camion, quando un improvviso sobbalzo del macchinario ha causato il cedimento del manto stradale sotto gli stabilizzatori del veicolo da cui veniva scaricato. In un attimo, l'operaio è stato schiacciato contro il muro esterno dell'edificio, perdendo la vita sul colpo.
Nonostante l'intervento tempestivo dei sanitari del 118, ogni sforzo è risultato vano, e la vittima è diventata l'ennesimo simbolo di una crisi profonda che affligge il mondo del lavoro in Italia. Benedetto Truppa, Segretario Generale della Fillea Cgil di Roma e Lazio, ha commentato la situazione con amarezza, sottolineando che la strage sul lavoro sembra inarrestabile, nonostante gli sforzi normativi e i protocolli di sicurezza. Truppa ha evidenziato la mancanza di investimenti per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori come uno dei principali fattori che alimenta questa tragica realtà.
La carenza di risorse è evidente anche nel sistema di controllo, dove gli ispettori del lavoro, spesso operanti in condizioni estremamente difficili, si trovano costretti a utilizzare le proprie auto per condurre ispezioni. Questa situazione, secondo Truppa, è sintomatica di un paese che, nonostante gli avanzamenti normativi, pecca nella messa in pratica delle misure di sicurezza. Il Segretario Generale ha sottolineato l'importanza di potenziare le attività ispettive e preventive, nonché di investire nella formazione dei lavoratori.
Allo stesso tempo, emerge la preoccupazione per le politiche governative attuali, che prevedono la riduzione delle ore di formazione per gli edili e rendono più complesso il processo di pensionamento. Questo approccio, sostiene Truppa, costringe i lavoratori a proseguire la loro attività anche in condizioni di rischio, allontanando l'obiettivo di zero infortuni sul lavoro.
In risposta a questa crisi, è stato convocato un tavolo con la Prefettura di Roma per il 29 novembre. Le organizzazioni sindacali presenteranno una serie di proposte e misure mirate a rafforzare la sicurezza nei cantieri, cercando di porre fine a questa serie ininterrotta di tragedie sul lavoro che sta segnando in modo indelebile il tessuto sociale ed economico del Lazio.
20/11/2023
Inserisci un commento