Il mercato delle automobili in Italia sta vivendo una ripresa significativa grazie agli incentivi governativi, con le immatricolazioni che hanno registrato un aumento del 15% a giugno rispetto all'anno precedente. Secondo i dati del ministero dei Trasporti, nei primi sei mesi dell'anno sono state immatricolate complessivamente 886.386 vetture, segnando un incremento del 5,3% rispetto allo stesso periodo del 2023. Nonostante questi segnali positivi, i volumi complessivi sono ancora inferiori rispetto ai livelli pre-pandemia del 2019.
Un attore che ha contribuito in modo significativo a questa crescita è Stellantis, il quale ha visto un aumento dell'11,3% nelle immatricolazioni a giugno, con un totale di 48.254 veicoli venduti sul mercato italiano. Nonostante ciò, la quota di mercato del gruppo è scesa leggermente, passando dal 31,1% al 30,1%, evidenziando una competizione sempre più intensa nel settore.
Un dato particolarmente incoraggiante è la crescita delle immatricolazioni di veicoli elettrici, che hanno raddoppiato la loro quota di mercato, arrivando al 9% del totale delle vendite. Questo trend positivo è stato alimentato dagli incentivi governativi generosi, che possono raggiungere fino a 13.750 euro per veicoli elettrici, superando il 50% del prezzo di alcune delle opzioni più accessibili sul mercato italiano.
Tuttavia, nonostante il successo degli incentivi per le auto elettriche, ci sono ancora risorse significative disponibili per le auto ibride e tradizionali con emissioni moderate di CO2. Secondo il Centro Studi Promotor, il 23% dei fondi per le auto ibride e il 45% per le auto tradizionali rimane ancora inutilizzato, con la proposta di riallocare questi fondi per sostenere ulteriormente il settore delle auto elettriche.
Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, sottolinea l'importanza di utilizzare efficacemente gli incentivi per stimolare la domanda e affrontare la necessità di rinnovare il parco circolante delle auto, criticando la persistente stagnazione delle immatricolazioni rispetto ai livelli pre-pandemia del 2019.
Michele Crisci, presidente dell'Unrae, e Massimo Artusi, presidente di Federauto, concordano sull'urgenza di rendere disponibili rapidamente i fondi residui per gli incentivi, per sostenere la transizione verso veicoli più ecologici e ridurre il divario con i mercati automobilistici più avanzati.
In conclusione, mentre il mercato dell'auto italiano mostra segni di ripresa grazie agli incentivi governativi, la sfida rimane quella di mantenere il momentum positivo nei prossimi mesi e promuovere una diffusione sempre maggiore delle tecnologie green. Questo non solo favorirà l'ambiente, ma contribuirà anche a migliorare la sicurezza stradale e a modernizzare il parco veicolare nazionale.
01/07/2024
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