La Commissione Europea ha avviato un’indagine approfondita sulla piattaforma di e-commerce cinese Temu, con l'obiettivo di valutare l'adozione di misure preventive contro la vendita di prodotti illegali e la tutela dei consumatori. L’indagine, condotta nell’ambito del Digital Services Act (DSA), coinvolge non solo la conformità dei prodotti venduti sulla piattaforma, ma anche il design del sito, i sistemi di raccomandazione per gli utenti e la trasparenza dei dati per i ricercatori.
La decisione di Bruxelles di aprire questo procedimento è arrivata in seguito a un’analisi preliminare delle risposte di Temu a una serie di quesiti formali inviati dalla Commissione tra giugno e ottobre 2024. In particolare, il rapporto sui rischi, fornito dal colosso cinese a settembre 2024, non ha dissipato i dubbi dei funzionari UE, che ora puntano a chiarire le modalità adottate per bloccare i venditori di articoli illeciti e la ricomparsa di prodotti non conformi.
Temu e la conformità al Digital Services Act
L’indagine, che si inserisce nella cornice del Digital Services Act, normativa che mira a rendere più sicuro il mercato digitale europeo, potrebbe culminare in sanzioni significative per Temu, fino a un massimo del 6% del fatturato annuo. L’Unione Europea valuta con attenzione l’efficacia dei sistemi di Temu nella prevenzione della vendita di articoli illegali, e intende analizzare se le modalità con cui vengono gestiti gli account di venditori già sospesi siano adeguate. Inoltre, l’indagine mira a verificare se i contenuti segnalati come non conformi vengano effettivamente bloccati e non riappaiano in futuro.
Dipendenza e benessere psicofisico degli utenti
Uno degli aspetti più delicati su cui la Commissione ha deciso di fare chiarezza è l’impatto del design della piattaforma sul benessere psicologico degli utenti. Temu, infatti, ha implementato un sistema di ricompense che funziona con modalità simili a quelle dei giochi, con l'obiettivo di incentivare l’interazione con la piattaforma. I funzionari europei vogliono capire se questi meccanismi possano favorire fenomeni di dipendenza negli utenti, sollevando preoccupazioni sulla salute psicofisica di chi utilizza il servizio.
Trasparenza sui dati e accesso per i ricercatori
La Commissione intende inoltre esaminare il livello di trasparenza sui criteri con cui Temu personalizza i contenuti e gestisce le raccomandazioni di acquisto. Le piattaforme che operano nel mercato europeo devono rispettare l’obbligo di fornire accesso ai dati pubblici, permettendo ai ricercatori di monitorare e analizzare in modo indipendente le dinamiche e le potenziali problematiche legate alla gestione delle informazioni. Temu dovrà quindi dimostrare di essere conforme a questa disposizione del DSA, pena ulteriori provvedimenti.
Collaborazione e prospettive future
La durata e gli esiti dell’indagine dipenderanno dalla complessità del caso e dal grado di collaborazione che Temu offrirà alle autorità europee. In aggiunta all’azione della Commissione, le autorità nazionali dei singoli Stati membri, in particolare quelle responsabili della protezione dei consumatori e della sicurezza dei prodotti, potrebbero decidere di intraprendere azioni parallele. Bruxelles, in coordinamento con le autorità nazionali e il coordinatore irlandese per i servizi digitali, sta monitorando con attenzione lo sviluppo della vicenda, riservandosi ulteriori iniziative in caso di mancato rispetto delle normative europee.
Questa indagine rappresenta un caso emblematico nel panorama normativo europeo, in cui il Digital Services Act gioca un ruolo centrale nella regolamentazione delle grandi piattaforme digitali e nella protezione dei consumatori, fissando un precedente per tutte le aziende che intendono operare nel mercato europeo.
01/11/2024
Inserisci un commento