“Con il documento approvato abbiamo saldato l’ultimo anello della recente legge regionale sull’artigianato. Ora, possiamo affrontare la fase operativa di tutela, di sviluppo e di promozione del lavoro degli artigiani veneti. Abbiamo fissato un punto fondamentale per la nostra futura economia perché l’artigianato è sempre stato un fiore all’occhiello della nostra realtà produttiva e tale deve continuare ad essere. È una fonte di lavoro per migliaia di persone ma è anche un simbolo dell’intraprendenza, della creatività e dell’identità della nostra gente”.
Con queste parole l’assessore regionale allo Sviluppo economico Roberto Marcato commenta la recente delibera di Giunta che, su sua proposta, approva definitivamente il documento “Interventi a favore dell’Artigianato veneto”. Un documento che, dopo aver delineato il quadro generale, individua diverse forme di intervento a sostegno delle quasi 130.000 imprese artigiane della regione (equivalenti al 30% di tutte le imprese attive) come previsto dalla specifica legge regionale varata l’anno scorso con una dotazione finanziaria di circa 20 milioni di euro. Si tratta di vere linee guida in cui principalmente sono delineati tre ambiti di azione: semplificazione amministrativa; strumenti agevolativi con interventi a favore delle imprese anche con interventi a favore dei maestri artigiani e delle botteghe scuola, promozione e sostegno dell’artigianato veneto come sistema.
“Dal 2007 a oggi sono scomparse oltre 20.000 imprese artigiane – prosegue Marcato -. La contrazione non si è arrestata nemmeno di fronte ai primi segnali di ripresa economica più recenti. Se questo contesto dovesse perdurare o, ancor peggio, aggravarsi è a rischio un patrimonio secolare che ha da sempre garantito una precisa funzione sociale. L’artigianato non è solo quello artistico ma è un mondo più ampio e complesso, espressione della tradizione da un lato ma caposaldo dell’economia dall’altro. Non vogliamo che scompaia e con questo provvedimento intendiamo sostenerlo e rinnovarlo, anche nell’ottica di una prospettiva per le nuove generazioni”.
“Che disporre di questo strumento fosse una necessità sentita – conclude l’Assessore – lo conferma la celerità con cui si è riusciti a giungere alla firma della delibera dopo l’approvazione in commissione consiliare. Ma il documento è anche il frutto di un preciso lavoro e di un confronto con le organizzazioni di categoria, impegnate a salvaguardare non solo una fonte di reddito ma anche un vero patrimonio di esperienza”.
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