Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza non soddisfa i diretti interessati.
Il motivo? Come ha ribadito il Presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè, ci sarebbe una totale "negligenza nell'affrontare il tema dei trasporti e delle infrastrutture”.
"C’è una totale mancanza di visione sui temi legati alla progettazione di infrastrutture portuali resilienti in un contesto sempre più condizionato dai cambiamenti climatici; mancano gli interventi per favorire la transizione energetica di mezzi navali e mezzi stradali, assenti anche interventi organici e strutturati per innovazione e digitalizzazione delle catene logistiche", spiega Uggè.
Il Presidente di Conftrasporto non si spiega come, nonostante tali mancanze, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sia stato presentato come "lo strumento attraverso il quale il nostro Paese dovrà risollevare il sistema economico facendo ripartire gli investimenti e l’occupazione".
"Possiamo solo sperare che le bozze circolate vengano rivedute e corrette", questo l'auspicio di Uggè. "Se così non sarà - avverte - ci troveremmo di fronte a una situazione preoccupante, a un Governo che, per quanto ci riguarda, potrebbe condannare la nostra economia, che ha sempre più bisogno di logistica e trasporti via via più efficienti e interconnessi, a non avere gli strumenti necessari ad agganciare una ripresa economica globale che comunque arriverà, ma che potrebbe essere a beneficio solo dei Paesi concorrenti al nostro".
Inserisci un commento