Per comprendere bene la definizione di Family Business bisogna districarsi tra l’articolato sistema di relazioni tra famiglia, impresa, patrimonio dell’imprenditore immaginato come un meccanismo a ingranaggi, dinamico e sincronizzato, tanto che il venir meno di una delle condizioni ne causerebbe il blocco o la rottura.
La famiglia non è più quella di una volta: la situazione in Italia, negli ultimi 40 anni: i matrimoni sono calati del 35%, le separazioni sono aumentate del 300%, i divorzi del 75%, le seconde nozze del 350%, i matrimoni con coniuge straniero del 105%, le nascite fuori matrimonio del 250%, le coppie di fatto del 300%. Inoltre, si registra la presenza di un figlio minore nel 71% delle separazioni e nel 62% dei divorzi. Da ultimo, un dato che sfugge ai più: si pronunciano 352 sentenze al giorno per cause familiari, ovvero una ogni 4 minuti.
Sappiamo tutti che il modo di fare impresa, di competere, di creare valore e realizzare utili evolve come un fiume in piena. Non è pensabile che un’idea di business, un modello industriale, una struttura organizzativa, un approccio di mercato, un sistema di controllo, possano rimanere inalterati in un contesto in continuo e impetuoso cambiamento. L’impresa va ripensata, ridisegnata, ristrutturata senza soluzione di continuità, senza stancarsi mai di ricombinarne gli elementi. Come in un caleidoscopio, le immagini e le forme diventano sempre diverse, magiche, efficaci e stimolanti a patto di continuare a muoverlo.
Anche le modalità di consolidamento e di accumulo del patrimonio dell’imprenditore hanno subito una costante evoluzione nel tempo: dall’era agricola protrattasi per circa 10 mila anni, all’era industriale durata meno di 200 anni, a quella della conoscenza che stiamo vivendo da qualche decina di anni, il ruolo degli elementi Terra, Lavoro, Capitale e Conoscenza cambia profondamente.
Per quanto riguarda la gestione dei processi di crescita, da sempre, per garantire continuità, l’impresa deve saper governare il proprio sviluppo. Inizialmente, il fondatore è focalizzato sull’obiettivo prioritario di trasformare in business la propria idea di partenza. Molto spesso ci riesce, grazie alla personalità e alla determinazione che lo contraddistinguono, alla flessibilità e all’informalità della struttura organizzativa, a modalità di controllo a vista tanto efficaci, quanto elementari. La successiva fase di sviluppo richiede un’organizzazione meno informale, costruendo una squadra di persone competenti e verificandone i risultati attraverso un controllo della gestione puntuale e tempestivo. L’ulteriore fase di consolidamento, impone la formalizzazione della struttura organizzativa, l’implementazione di un sistema di deleghe in grado di coniugare valorizzazione e responsabilizzazione del personale, un apparato di controllo che consenta di monitorare costantemente la capacità di continuare a creare valore.
24/01/2021
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