C'è una questione nei trasporti che non convince le opposizioni.
Il passaggio da Alitalia ad Ita, nello specifico, sarebbe molto discutibile perché, come spiegano alcuni, gli standard garantiti in Europa si rivelerebbero un vero e proprio danno agli italiani e ai dipendenti dell'azienda.
"ITA smentisce Gualtieri e il Governo Draghi - attacca il parlamentare Marco Silvestroni -. Questa non è la compagnia italiana capace di diffondere l’italianità nel mondo: ITA è l’esatto opposto di quanto dichiarava il ministro dell’economia Gualtieri".
Secondo Silvestroni, "l’accordo raggiunto con l’Unione Europea il 20 luglio 2021 va contro l’interesse dell’Italia e dei lavoratori e lede l’immagine della Nazione. L’accordo che piace all’Europa e che è stato accettato dal governo Draghi smantella di fatto il trasporto aereo Nazionale, riducendo il finanziamento dello Stato da 3 a 1,3 miliardi. Inoltre, l’accordo prevede solo 2.800 addetti su 11 mila e lascia all’Italia una minuscola flotta di 52 aerei su 104: praticamente una compagnia regionale appetibile sul mercato che non può sfruttare le rotte aeree veramente appetibili. A questo disastro vanno aggiunti 7500 dipendenti Alitalia in cassa integrazione fino a settembre 2022 a carico delle casse dello Stato".
"È inaccettabile - ha concluso il membro della Commissione Trasporti a Montecitorio - e preoccupante che il Governo Draghi e questo minestrone di maggioranza abbiano conseguito una tale disfatta su un settore strategico per l’Italia, come il trasporto aereo".
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