Uscire dalla crisi è possibile ma ogni mossa va pianificata.
Per questa ragione il comparto dei balneari crede sia necessario un incontro con il Governo per studiare a tavolino le mosse per i prossimi mesi e pianificare un percorso step-by-step attraverso il quale rilanciare le imprese e l'occupazione.
"Serve buon senso - ha spiegato Maurizio Rustignoli, Presidente delle imprese balneari di Fiba Confesercenti - per giungere ad una riforma doverosa del settore, come gli imprenditori balneari chiedono da tempo. Le concessioni demaniali sono un tema serio ed importante per il Paese, non è una questione che può essere utilizzata, di volta in volta, in base alle esigenze del momento".
"Si vuole intervenire per modificare, erroneamente in modo approssimativo, la legge 145 del 2018 sulla estensione delle concessioni demaniali marittime ad uso turistico-ricreativo al 2033, senza avviare quel fondamentale percorso riformatore, delineato nella stessa legge ed imprescindibile per comprendere la complessità del sistema balneare italiano su cui si andrà a legiferare".
"E' necessario portare la suddetta legge al suo completamento - ha concluso -, attraverso quel primo Dpcm, originariamente previsto e che conteneva tra l’altro la mappatura della costa italiana, insieme ad un censimento delle aree concessionate e di quelle ancora concessionabili. Solo dopo la riforma del demanio si potrà, infatti, armonizzare la legge italiana con i principi europei della direttiva Bolkestein. Mentre è impensabile, come alcuni in modo inopportuno e semplicistico propongono, una durata quinquennale delle concessioni. E’ necessario, invece, affrontare l’argomento con serietà, nel rispetto del diritto europeo e del lavoro di migliaia di famiglie ed operatori turistici italiani che hanno contribuito alla ripartenza del Paese con investimenti importanti".
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