Concimi, gasolio ed energia salgono alle stelle con prezzi che sembrano ormai più che raddoppiati.
La "speculazione" - come la chiama Cia - sulle materie prime sta mettendo in difficoltà la produzione agricola e zootecnca del Paese.
Quello stesso comparto che, durante la pandemia, ha dimostrato grande responsabilità sostenendo il Paese con il suo apporto.
In questa dinamica, milioni di imprese agricole nazionali, spinte al limite della sostenibilità e, quindi, a rischio interruzione attività, rimarca l'associazione.
"Siamo in una fase chiaramente speculativa - ha dichiarato Gabriele Carenini, della giunta nazionale di Cia - e bisogna intervenire, come l’organizzazione sostiene da tempo, lungo la catena del valore e della distribuzione. Va reso democratico il processo di redistribuzione del valore che paga il consumatore finale. Perché gli agricoltori attraggono ancora troppo poco e non hanno alcuna garanzia di reddito. Il governo vigili su quanto sta accadendo - conclude Carenini - e, sempre con le istituzioni, si ragioni seriamente per la competitività delle imprese italiane e la priorità rappresentata dal reddito. Serve un vero ‘Patto di sistema’ che incentivi aggregazione, promozione unitaria, sviluppo dell’economia contrattuale, contrasto alle pratiche commerciali sleali e operatività piena dell’interprofessione. Altrimenti, dimentichiamoci il raggiungimento di standard di sostenibilità degni del Green Deal Ue".
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