"I dati sulle pensioni diffusi oggi dall’INPS rappresentano il simbolo delle disparità economiche e sociali esistenti in Italia".
Ad affermarlo è il Codacons a seguito dei riscontri sui tratamenti pensionistici presentati dall'istituto italiano in relazione al 2020.
"La stragrande maggioranza dei pensionati italiani non riesce a condurre una vita dignitosa e oltre un terzo di essi percepisce una pensione inferiore ai 1.000 euro al mese", ha spiegato il presidente di Codacons, Carlo Rienzi.
"Ai pensionati 'poveri' va appena il 12% delle risorse erogate per le pensioni in Italia, mentre la fetta di fortunati che percepisce assegni superiori ai 4mila euro assorbe il 13,2% dei trattamenti pensionistici. Un divario vergognoso che attesta gli squilibri esistenti in Italia sul fronte delle pensioni", ha proseguito
"Differenze abissali non solo tra pensionati ricchi e poveri, ma anche sul fronte territoriale – ha consluco Rienzi –. Al Nord gli importi medi delle pensioni sono più elevati del 7,1% rispetto alla media nazionale, e i pensionati del Nord percepiscono in media redditi pari a 20.723 euro a fronte dei 17.065 euro percepiti dei pensionati del Sud. Nel Mezzogiorno addirittura il 13,8% delle pensioni è inferiore ai 500 euro mensili, cifra al di sotto della soglia di povertà".
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