L’Ufficio Studi di Fipe-Confcommercio, a pochi giorni dal Natale, aveva definito “incoraggianti” i dati delle prenotazioni nei ristoranti per la sera di San Silvestro, evidenziando che ben 4 mln di italiani avrebbero festeggiato nei locali.
Per favorire la ripartenza, i ristoratori hanno ridotto i prezzi per i cenoni, prevedendo così una spesa di circa 325 mln di euro, decisamente inferiore ai 445 mln del 2019. Ma solo dopo una settimana, le stime sono crollate, con un moltiplicarsi, crescente di ora in ora, delle cancellazioni delle prenotazioni, causate dall’aumento dei contagi della variante Omicron e dai tempi imposti per la quarantena dal governo.
Secondo la Fipe Confcommercio, i ricavi saranno inferiori del 25-30%, l’equivalente delle disdette. La Federazione dichiara: “Rispetto allo scorso anno, il prossimo Capodanno vedrà nuovamente la ristorazione accogliere la clientela nei propri locali.
Ci sono locali che in 3 giorni hanno visto disdire la maggior parte delle prenotazioni. Ecco perché non esitiamo a chiedere al governo di dispensare misure urgenti come, ad esempio, le proroghe delle moratorie bancarie e della cassa Integrazione”.
30/12/2021
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