La Shell, la multinazionale petrolifera britannica, tra le quattro più grandi al mondo, dalla Russia ha acquistato un ingente carico di greggio a prezzi decisamente minori rispetto alle attuali quotazioni di mercato. Ciò è stato possibile non essendoci, tra le sanzioni decise contro Mosca, il “divieto internazionale d’acquisto di gas e petrolio”.
Il colosso, nonostante nei giorni scorsi, a causa dell’invasione dell’Ucraina, avesse annunciato di essere intenzionata ad interrompere le trattative con la Russia per l’approvvigionamento del petrolio, ha fatto sapere che continueranno seppur in maniera ridotta, finché non verranno trovate alternative sul mercato.
I 725 mila barili di greggio russo, acquistati al prezzo di 28,5 dollari al barile in meno rispetto al prezzo medio del petrolio Brent, secondo quanto dichiarato dalla compagnia con una nota, è destinato ad “alcune delle nostre raffinerie e impianti chimici per assicurarci di poter produrre combustibili e prodotti che consumatori e aziende utilizzano ogni giorno”.
06/03/2022
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