Il governo, nei giorni scorsi ha approvato il decreto Energia, stanziando 4,4 miliardi di euro, con il fine di frenare gli effetti del conflitto ucraino sull’economia italiana e, quindi, contenere l’aumento delle fatture di luce e gas.
Durante l’incontro in Consiglio dei ministri, tra i diversi interventi, è stato stabilito un taglio sui carburanti di 0,25 euro al litro, la rateizzazione delle bollette per le imprese fino a 24 mesi e l’allargamento della platea delle famiglie che, “grazie al bonus sociale, non avranno aumenti su luce e gas”. Inoltre, sono previsti sostegni, pari a 400 mln di euro, per accogliere i profughi provenienti dall’Ucraina e che verranno riconosciuti a “Regioni, enti, associazioni e Terzo settore”.
Ma non è tutto: il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha presentato in Cdm sia la proposta di erogare ,da parte delle imprese, dei bonus carburanti non tassati del valore di 200 euro a lavoratore, che attuare delle norme per limitare e controllare l’export verso i paesi extracomunitari delle materie prime strategiche, ossia di quei prodotti al momento carenti. Quest’ultima misura è stata accolta ma, prima di poter entrare in vigore, dovrà essere verificata in sede comunitaria.
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