Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo, a fine aprile, ha presentato una proposta di acquisto di Twitter, da concludersi entro l’anno, di 44 miliardi di dollari. Per raggiungere tale cifra, l’imprenditore visionario aveva chiesto aiuto alle banche per circa 25 miliardi di dollari, mentre la restante parte sarebbe stata versata personalmente.
Nonostante l’operazione abbia subito una lieve frenata, a causa delle verifiche sui profili fake, con un possibile di ricalcolo della cifra da versare, lo scorso weekend, il Ceo di Tesla ha annunciato un aumento della sua quota a 33,5 miliardi di dollari, abbassando così il prestito.
Ma se la novità aveva rassicurato gli azionisti di Twitter, nelle scorse ore è stata presentata un’azione legale contro Musk, da parte di alcuni investitori della piattaforma cinguettante, che potrebbe creare ulteriori problemi.
L’accusa è di aver dichiarato in ritardo alla Sec l’entrata in Twitter, avvenuta il 14 marzo con una partecipazione superiore al 5%. Invece Musk, rese nota la notizia solo ad aprile quando raggiunse il 9,2%, risparmiando 156 mln di dollari. Per gli investitori, “Ritardando la comunicazione Musk ha manipolato il mercato e acquistato titoli Twitter a un prezzo artificialmente basso”.
27/05/2022
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