La guerra in Ucraina ha costretto l’Ue a creare accordi con altri Paesi e a trovare delle alternative per ridurre drasticamente la dipendenza dal carburante Russo. Oltre alle nuove alleanze, il governo italiano ha deciso di studiare strategie interne. Ad aprile, il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, alla Camera, presentò la proposta di posizionare un rigassificatore nel porto di Piombino, ossia una nave gigantesca capace di trasformare il gas liquido (GNL), in combustibile gassoso, ottenendo quantitativi superiori centinaia di volte.
Il processo di conversione del GNL avviene mediante un trattamento termico, (raffreddamento), che si realizza utilizzando il cloro, un agente altamente inquinante, che poi verrebbe scaricato in mare. La proposta della struttura galleggiante era stata contestata dal Sindaco di Piombino e da tutti i cittadini, preoccupati per il danno “economico, sociale, ambientale e turistico”.
Nonostante le obiezioni, nelle scorse ore, il Mite ha annunciato di aver raggiunto un accordo che prevede il posizionamento della nave nel porto di Piombino, per un massimo di tre anni. L’intesa è stata firmata dai ministri Cingolani, Gelmini, Giani, da altri rappresentati di governo e da Snam, la quale, nei prossimi mesi, avrà il compito di trovare un sito alternativo per ricollocare il rigassificatore
14/07/2022
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