Il giorno ‘zero’ della fornitura del gas dalla Russia è arrivato: lo ha annunciato l’Eni, l’azienda italiana che si occupa di distribuire nel nostro Paese il combustibile acquistato dall’estero.
Nei giorni scorsi, delle esplosioni avevano danneggiato Nord Stream 1 e 2, mettendo a rischio il trasporto verso l’Europa e, a poche ore di distanza, la multinazionale che gestisce i giacimenti russi, Gazprom, ha annunciato che, da ieri, l’invio dei volumi di gas richiesti dall’Italia è sospeso, a causa de “l’impossibilità di trasportare il gas attraverso l’Austria”.
Nel Paese austriaco, e precisamente nella città di Tarvisio, è presente il punto di ingresso dei flussi di gas russo e che vengono poi gestiti da Eni. L’azzeramento della fornitura di GNL è causato, secondo quanto dichiarato dal colosso russo, dal “non essere in grado di ottemperare agli obblighi necessari per ottenere il servizio di dispacciamento di gas in Austria”.
L’azienda del cane a sei zampe, con un comunicato ha dichiarato: “Eni si riserva di comunicare eventuali riprese delle forniture. Stiamo lavorando per verificare con Gazprom se sia possibile riattivare i flussi verso l'Italia. Ci risulta però che l’Austria stia continuando a ricevere gas al punto di consegna al confine Slovacchia/Austria”.
02/10/2022
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