Annunciato da settimane, Roberto Cingolani, il ministro della Transizione Ecologica, ha firmato il Decreto per l’avvio del ‘Piano di riduzione dei consumi di gas naturale’, per la stagione fredda 2023-24. Il provvedimento stabilisce le limitazioni sia temporali che dei gradi massimi dei riscaldamenti alimentati a gas. L’accensione degli impianti termici di climatizzazione è stata ridotta di 15 giorni, con 8 giorni in ritardo e 7 giorni in anticipo rispetto alla data prevista, la temperatura è stata diminuita di un grado nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro, passando, per esempio, nei condomini da 20 gradi a 19 gradi. Le riduzioni non riguardano tutte le strutture, nello specifico, sono esentate quelle alimentate da energie rinnovabili, asili nido e scuole dell’infanzia, luoghi di cura, piscine e assimilabili, e tutti gli edifici autorizzati dalle amministrazioni comunali. Inoltre, il calendario di accensione dei caloriferi è differenziato sia in Zone climatiche, ‘A-F’, che in base all’altitudine dei comuni. Se nelle zone ad alta quota non ci sono limitazioni, per esempio, l’isola di Lampedusa, l’Elba, le Tremiti e Capri, potranno avviare i termosifoni dal’8 dicembre al 23 marzo, e per massimo 5 ore al giorno
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