I due colossi americani, Amazon e Meta, hanno chiuso il terzo trimestre dell’anno con ricavi in calo rispetto alle aspettative degli analisti. L’e-commerce fondato da Jeff Bezos, confrontando l’utile netto dello stesso periodo del 2021, attestato a 3,1 miliardi, da giugno a settembre ha fatturato 2,9 miliardi di dollari.
I ricavi previsti erano superiori del 15%, pari a 127,46 miliardi, risultando, invece di 127,1 miliardi di dollari. Ma il bilancio di Amazon è nettamente in ribasso analizzando i primi 9 mesi del 2022, avendo registrato circa 3 miliardi, contro i 19 miliardi dell’anno scorso.
Il ridimensionamento del business è dovuto non solo al ritorno agli acquisti nei negozi fisici, stop causato dal lockdown e dalla pandemia, ma anche alla crescita dell’inflazione che ha colpito l’economia globale. Alla luce dei fatti, l’azienda di Seattle ha rimodulato le previsioni di bilancio per l’ultimo trimestre 2022, stimato di 155,2 miliardi, prevedendo un fatturato compreso tra 140 e 148 miliardi di dollari.
L’azienda di Mark Zuckerberg è ancor più in difficoltà: già dall’inizio del 2022 aveva registrato un crollo del 61%, bruciando oltre 660 miliardi del valore di mercato totale delle azioni. Mentre nel terzo trimestre dell’anno in corso, Meta ha registrato un calo dell’utile netto del 52%, pari a 4,4 miliardi.
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