L’ultimo rapporto Istat, ottenuto con il censimento biennale dei dipendenti nella Pubblica amministrazione, rivela che l’82,6% dei lavoratori sono assunti con contratti a tempo indeterminato, mentre l’11,7% con contratti temporanei. L’indagine ha evidenziato che, nel periodo 2017-2020, i dipendenti con assunzione a termine sono cresciuti del 48%, mentre quelli dei dipendenti permanenti è in calo del 2,1%.
Ad incidere sull’aumento del precariato è stata principalmente la pandemia che ha spinto al reclutamento del personale per colmare le carenze, soprattutto nel settore dell’Istruzione e presso gli enti del Sistema Sanitario Nazionale (SSN).
In particolare, il censimento dell’Istat mostra che nel mondo della scuola il 76,8% dei dipendenti è di sesso femminile e allargando la finestra temporale, al periodo 2011-2020, i contratti a termine raggiungono il 58,9%.
Il presidente nazionale ‘Anief’ Marcello Pacifico, commentando il rapporto Istat, ha ricordato che “l’aumento del precariato nella scuola è dovuto al rifiuto dei diversi governi di attuare la direttiva europea del 1999, che prevede l’assunzione di coloro che hanno svolto almeno 36 mesi di supplenze”.
29/12/2022
Inserisci un commento