Il 2023 inizia con il botto per gli automobilisti italiani che, per poter viaggiare, oltre ai rincari del 2% dei pedaggi delle tratte gestite da Autostrade per l’Italia, vedranno aumentare il costo dei carburanti. In realtà, i rincari di Gpl, benzina e diesel sono dovuti alla scomparsa del taglio delle accise nella Manovra di Bilancio. Lo sconto, costato allo Stato 7,3 miliardi di euro, venne introdotto a marzo 2022 dal governo Draghi per aiutare i cittadini che, già prima della guerra in Ucraina, avevano visto crescere progressivamente il prezzo del petrolio.
Dopo le numerose proroghe della scadenza del taglio delle accise, fissato inizialmente circa 10 cent per Gpl e a 30,5 per benzina e gasolio e dal 18 novembre, per quest’ultimi, lo sconto è stato ridotto a 15 cent di accise e 3,3 cent di Iva, per un totale di circa 18 cent.
Da giorni il costo dei carburanti ha subito un calo: mediamente e a livello nazionale nei sette giorni precedenti al Natale, il prezzo al litro del diesel è arrivato a 1,689 euro e quello della benzina a 1,625 euro, che rispettivamente, corrispondono a i valori sono i più bassi mai raggiunti dal 31 gennaio 2022 e da giugno 2021.
01/01/2023
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