Il governo Meloni, con la Legge di Bilancio 2023, aveva apportato importanti modifiche allo Smart working, firmando la proroga, dal 1° gennaio al 31 marzo prossimo, solo per i lavoratori fragili. Dopo il pressing dell’opposizione, tra cui quello del M5S che chiedeva di rinviare la misura addirittura al 31 dicembre, l’emendamento Milleproroghe, presentato dal Pd e approvato all’unanimità, ha posticipato l’accesso al lavoro agile al 30 giugno.
Rispetto a quanto stabilito per il primo trimestre, il lavoro da casa può essere richiesto sia nella Pa che nel settore privato, ma nel primo caso solo per i fragili, nel secondo anche per i genitori con figli minori di 14 anni. La domanda di partecipazione allo smart working potrà essere presentata anche in caso di assenza di accordi individuali ma solo se “compatibile con le caratteristiche della prestazione”.
La proroga del telelavoro è stata possibile grazie all’intervento dei Ministeri del Lavoro, dell’Economia e delle Finanze e dell’Istruzione che sono riusciti a recuperare la copertura finanziaria di 16 mln di euro.
10/02/2023
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