Il periodo dei saldi invernali è arrivato e, secondo una recente indagine di Confcommercio in collaborazione con Format Research, il 63,8% dei consumatori italiani si prepara a cacciare le offerte, seppur con un leggero calo dello 1,2% rispetto all'anno precedente. Questo dato, tuttavia, solleva diverse riflessioni sulla dinamica degli acquisti in un contesto economico in continuo cambiamento.
Tra coloro che scelgono di astenersi dai saldi, uno su due lo fa per ragioni di risparmio, mentre uno su tre dichiara che la propria situazione economica in peggioramento è il principale freno agli acquisti. Questi segnali possono essere interpretati come un riflesso delle incertezze economiche che permeano la società, spingendo i consumatori a essere più cauti e selettivi nei loro acquisti.
I commercianti, d'altro canto, si preparano ad affrontare un mix di aspettative, con circa il 60% che prevede un afflusso di clienti simile all'anno precedente. Tuttavia, il 21,5% è più prudente, ipotizzando una minor presenza di clienti, principalmente per motivi di risparmio. Per stimolare l'attività commerciale, il 79% delle imprese ha investito in campagne di vendita sui social media, mentre il 30% ha puntato su strategie di e-mail marketing.
Rispetto al budget, l'85% dei consumatori prevede di spendere meno di 200 euro durante i saldi, in linea con le tendenze dello scorso anno. Abbigliamento (95,2%) e calzature (86,3%) rimangono al top delle preferenze, seguiti dagli accessori (46%). Segnaliamo, inoltre, un aumento significativo per pelletteria e articoli di valigeria, con un +7,8% rispetto all'anno precedente.
In termini di canali di acquisto, i negozi di fiducia rimangono il preferito per il 47,6% dei consumatori, mentre l'online guadagna terreno con il 38,7%. La digitalizzazione del commercio sembra, quindi, essere una leva importante per catturare l'attenzione di una fetta sempre più ampia di clientela.
Un dato interessante emerso dall'indagine è che il 50% dei consumatori considera i cambiamenti climatici un fattore determinante nelle loro abitudini di acquisto. Questo si traduce in scelte mirate come il ritardo nell'acquisto di capi invernali, la preferenza per abbigliamento più leggero o compatibile con fenomeni atmosferici avversi.
Infine, nel confronto tra qualità e prezzo, il 57% dei consumatori privilegia la qualità, ma è rilevante notare che cresce la quota di chi dà maggiore importanza al prezzo. Il 76,3% dei consumatori si sente "tutelato quando acquista a saldo", un segnale che sottolinea la necessità di trasparenza e fiducia nell'esperienza di acquisto.
In conclusione, i saldi invernali 2024 si delineano come un'opportunità e una sfida per le imprese del settore. Adattarsi alle mutevoli esigenze dei consumatori, abbracciare le nuove dinamiche digitali e garantire un equilibrio tra qualità e prezzo saranno fattori chiave per il successo in questo contesto economico complesso.
05/01/2024
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