Dal 13 maggio entrano in vigore nuove regole a livello europeo per proteggere le denominazioni di origine protetta (Dop) e le indicazioni geografiche protette (Igp). Queste misure, stabilite nel regolamento delle Indicazioni Geografiche, mirano a contrastare le imitazioni e a garantire una maggiore trasparenza per i consumatori.
Una delle principali novità introdotte dal regolamento è il divieto di registrare menzioni tradizionali identiche o che richiamano nomi di Dop e Igp. Questo significa che prodotti come il Prošek, un vino croato che evoca il famoso Prosecco italiano, o alcune varianti di aceto balsamico non potranno più essere registrati utilizzando tali denominazioni.
Inoltre, sarà obbligatorio indicare il nome del produttore sull'etichetta di una Dop o di un'Igp, al fine di garantire una maggiore chiarezza e trasparenza riguardo all'origine del prodotto.
Il regolamento non riguarda solo la registrazione delle denominazioni, ma contiene anche misure per proteggere le indicazioni geografiche online e semplificare il processo di registrazione delle Ig, conferendo maggiori poteri ai produttori.
Secondo Coldiretti, il sistema europeo delle denominazioni di origine rappresenta un primato italiano nell'Unione europea, con 892 prodotti riconosciuti che sviluppano un valore di oltre 20 miliardi di euro e danno lavoro a quasi 900.000 persone. L'organizzazione agricola sottolinea che difendere questo sistema è fondamentale per contrastare il fenomeno del falso made in Italy alimentare, che nel mondo ha un valore stimato di oltre 120 miliardi di euro.
Origin Italia, che rappresenta 79 Consorzi di tutela, ha chiesto l'istituzione di un tavolo governativo per l'attuazione del nuovo regolamento delle Ig in Italia. Il presidente di Origin Italia, Cesare Baldrighi, ha commentato che l'associazione ha contribuito alla stesura del regolamento portando le esigenze dei Consorzi italiani sui tavoli di consultazione e che ora è fondamentale che il ministero recepisca le priorità del mondo dei Consorzi di Tutela nel trasferire le direttive della riforma nel nostro Paese.
In conclusione, l'entrata in vigore di queste nuove regole rappresenta un importante passo avanti nella protezione delle denominazioni di origine protetta e delle indicazioni geografiche protette, garantendo al contempo una maggiore chiarezza e trasparenza per i consumatori e sostenendo l'importante settore agroalimentare italiano.
12/05/2024
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