Le voci di un nuovo Dpcm con ulteriori restrizioni, preoccupano il mondo dello spettacolo e i suoi lavoratori.
Il camparto spera non vi siano limitazioni tali da incidere nuovamene in maniera pesante e negativa su tutto il settore.
“Se c’è un settore che rischia di scomparire dal tessuto economico del Paese è quello dello Spettacolo dal vivo”, così esordisce Gabriele Altobelli Presidente di Assortisti.
“Come sappiamo la capienza dei teatri è stata ridotta fino al limite dei 200 posti per garantire l’immunità degli spettatori e se da un lato ha messo in crisi il rapporto tra costo del biglietto e le spese da sostenere aumentando la difficolta della tenuta economica della rappresentazione artistica, - ricorda - questa misura è stata comunque sufficiente sia per permettere agli artisti di non fermarsi del tutto e non creare misure di contagio”.
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