Una eventuale nuova stretta, un Dpcm con nuove restrizioni, la battaglia contro il Covid-19, questi elementi, tutti insieme, potrebbero portare ad una rave perdita in termini di consumi.
Un Natale da segregati in casa causerebbe una perdita aggiuntiva ai consumi, quantificata dal Codacons in 2,6 miliardi di euro.
“La spesa alimentare legata al cenone del 24 dicembre e al pranzo del 25 vale, da sola, 2,6 miliardi di euro, senza contare le altre festività legate al Capodanno e a Santo Stefano – spiega il presidente dell'Associazione Carlo Rienzi –. Per imbandire le tavole gli italiani non badano a spese, e lo scorso anno i consumi alimentari legati al Natale hanno registrato un incremento del +3% rispetto al 2018”.
“L’emergenza sanitaria - prosegue - rischia di abbattere drasticamente la spesa legata alle festività natalizie, perché eventuali restrizioni sul fronte delle cene in casa e del numero massimo di parenti da ospitare porterebbe ad una fortissima contrazione dei consumi”.
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