In un’intervista al parlamentare del partito Liberi e Uguali, Nicola Fratoianni, gli è stato chiesto quali sono i criteri che lo hanno portato, assieme responsabile economico di Sinistra Italiana Giovanni Paglia, a proporre l’emendamento Ac 2790-bis, che prendendo spunto dal modello spagnolo, porterebbe ad introdurre in Italia, “un’imposta ordinaria sostitutiva sui grandi patrimoni”. Mentre in Spagna, secondo quanto proposto, l’imposta verrà applicata sui patrimoni superiori ai dieci milioni di euro, Nicola Fratoianni, suggerisce che, nel bel Paese, la norma venga applicata già da cinquecento mila euro, con un’aliquota che parte dallo 0,2% per arrivare gradualmente al 2% per i patrimoni superiori ai 50 mln. Nell’emendamento proposto da Fratoianni, sarebbe contemplata anche la possibilità di eliminare l’Imu.
Seppur questa proposta, potrebbe apparire come una contraddizione, secondo il parlamentare di sinistra, darebbe la possibilità di sollevare dal pagamento della tassa sulla casa, tutte quelle persone che non posseggono patrimoni sostanziosi. Negli ultimi mesi, si sente sempre più spesso parlare della possibilità di una patrimoniale ma secondo gli analisti, è assai improbabile, in quanto l’entrata che se ne ricaverebbe, sarebbe incongrua. Secondo Fratoianni, dato che in Italia, solo per alcune categorie è prevista l’anagrafe patrimoniale, come per esempio per i senatori e i parlamentari, estendendola a tutti, molto probabilmente, verrebbero alla luce tanti patrimoni “nascosti”, che inevitabilmente porterebbero a far crescere il gettito. Anche se per ora l’emendamento è stato sottoscritto solo da membri della sinistra, Fratoianni, si augura che, presto, se ne possa discutere anche con l’esecutivo.
30/11/2020
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