Il Consiglio dei Ministri circa un mese fa ha prodotto degli interventi determinanti nell'attività di riscossione, un' intervento che ha cambiato il calendario del Fisco ed ha sospeso le cartelle esattoriali fino al 31 Dicembre. Ma la proroga non interessa tutti i tipi di cartelle, lo slittamento delle notifiche di 12 mesi si applica solo ai carichi trasmessi dalla Riscossione dall’8 marzo fino al 31 dicembre 2020, a meno che non rientrino tra quelli interessati dalla proroga del decreto Rilancio.
Sono infatti 8,9 milioni le cartelle che dall’Agenzia delle Entrate dovrebbero arrivare a giorni.
Il Sole 24 Ore del 21 ottobre 2020 spiega infatti che era già stabilita la proroga al 31 dicembre 2022 del termine di notifica di alcune di cartelle in scadenza a fine 2021, come liquidazione delle dichiarazioni dei redditi relative alle denunce presentate nel 2018.
Il decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 ottobre 2020, lascia valide queste proroghe, ma ci sono alcune cartelle in via di scadenza o di prescrizione che ne restano fuori, ovvero l'IMU, la TARI e il bollo auto.
Per questi tributi e tasse subentra la proroga di 12 mesi, ma solo per i termini di prescrizione e decadenza a fine 2021.
Inoltre, il decreto approvato dal Governo ripesca una norma prevista dal Cura Italia, concedendo due anni di tempo in più al Fisco per notificare gli atti in scadenza nel 2020, dodici mesi in più, invece, per quelli in scadenza nel 2021.
10/12/2020
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