Dall'1° gennaio verrà introdotta una novità sulla gestione dei conti correnti, che comporterà grandi limitazioni per tutti coloro che fino ad oggi, anche se andavano “in rosso”, sapevano di poter far affidamento sul grado di flessibilità stabilito con il proprio istituto di credito.
L'Eba, l'Autorità bancaria europea, ha introdotto un nuovo regolamento per i titolari dei conti correnti, che comporterà il blocco del proprio Rid nel caso non venissero effettuati alcuni pagamenti, anche solo per tre mesi e per una minima somma di cento euro. Ciò significa che l’istituto presso il quale abbiamo aperto un conto corrente, nel caso in deposito non ci fossero abbastanza soldi per effettuare i dovuti pagamenti automatici, dovrà bloccare il conto, interrompendo tutti i pagamenti come utenze e finanziamenti ma anche l’accredito dello stipendio.
Inoltre, l’istituto dovrà segnalare il cliente alla Centrale dei Rischi, che registrerà la posizione creditizia del correntista. Secondo Salvo Politino, vicepresidente di Unimpresa: “C'è il rischio di una fortissima stretta al credito, con questo nuovo sistema si mette a rischio, in modo serio, la liquidità per le piccole e medie imprese piegate dal Covid, ma si mette anche a rischio la tenuta del bilancio familiare di chi si è trovato in difficoltà, proprio a causa della pandemia. Di conseguenza, su questo fronte, bisognerà registrare anche una stretta sull’erogazione del credito”.
13/12/2020
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