Il Pil italiano è all'esame di Confesercenti. L'andamento dell'economia risente notevolmente delle incertezze causate dal Covid-19.
E' necessario che la campagna vaccinale prosgua a spron battuto: solo arrivando ad un'alta diffusione e somministrazione del vaccino si potrà pensare di far tornare il sorriso all'economia italiana.
Il dato sul Pil, relativo al quarto trimestre, era atteso da molti e le stime, con la ribadita debolezza dell'economia italiana, erano prevedibili, soprattutto in virtù dei cali registrati nei precedenti periodi.
Ma il 2021, come ha ribadito Confesercenti, si dimostra pien odi ombre: "diventa cruciale la disponibilità dei vaccini e l’accelerazione della campagna vaccinale". A sottolinearlo è l‘Ufficio economico Confesercenti commentando le stime sul Pil 2020 diffuse da Istat.
"L’obiettivo di una crescita del Pil nell’ordine del 6% nel 2021 resta fuori portata - ribadisce l'associazione -: a malapena si potrà arrivare al 4%, un valore assolutamente insufficiente a farci recuperare le perdite registrate rispetto al 2019. Anche per i consumi calcoliamo lo stesso andamento: è presumibile che il 2020 si sia chiuso con una perdita di oltre 100 miliardi (il 9% circa) e nel 2021 la crescita sarà solo del 3-4%".
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