In seguito ad una lunga trattativa, durata circa 15 mesi, e allo sciopero generale delle tute blu è stato firmato il nuovo contratto nazionale dei metalmeccanici che prevede un aumento in busta paga, per 1,6 milioni di lavoratori, di 112 euro per il quinto livello. L’accordo del rinnovo del Ccnl, scaduto alla fine del 2019, è stato firmato da Federmeccanica e Assistal, da Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil.
La vigenza del contratto però non scadrà più nel 2022 ma è stata posticipata a giugno 2024, e il salario aumenterà gradatamente in quattro anni, partendo da: 25 euro a giugno 2021, 25 euro a giugno 2022, 27 euro a giugno 2023, 35 euro a giugno 2024.
Nel rinnovo sono previste ulteriori misure a tutela dei lavoratori, come l’eliminazione del primo livello, rafforzare il diritto alla formazione, all'alfabetizzazione digitale, all’informazione, al confronto e alla partecipazione. Un importante traguardo è l’introduzione di una “clausola sociale sugli appalti pubblici, un testo ‘molto significativo’ sulla violenza di genere e sulle norme relative allo smart-working.”
L’accordo, decisamente il migliore negli ultimi anni, ora dovrà essere validato dai metalmeccanici. I rappresentati delle sigle sindacali e le associazioni di categoria, hanno dichiarato che il raggiungimento dell’intesa, ha richiesto un lavoro decisamente impegnativo e assolutamente non scontato, considerato il delicato periodo storico che l’Italia si ritrova a vivere a causa della pandemia.
06/02/2021
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