E' trascorso precisamente un anno eppure siamo di nuovo praticamente al punto di partenza. Non è un gioco dell'oca in versione moderna ma l'amara situazione attuale. Tra governo Conte, governo Conte bis ed adesso governo Draghi, siamo rimasti immobili o quasi, ad osservare una politica che sceglieva il suo mutamento radicale passando da sinistra a destra e viceversa con la disinvoltura e la sfacciataggine che solo la politica italiana può adottare, cambiando pelle, cambiando faccia ma mai facce.
Di tutto questo balletto e di questo piccolo teatrino politico come sempre ne fanno le spese i piu deboli ovvero i cittadini e gli imprenditori. Un anno di ristori pochi e di chiusure tante, un anno di sanzioni tante e di incentivi pochi, un anno di promesse non mantenute e di troppe incertezze mentre le serrande si abbassano ogni giorno di piu ed i posti di lavoro iniziano davvero a scarseggiare.
Il blocco degli sfratti e quello dei licenziamenti stà attenuando, in parte, un disastro annnunciato ma non basta e non basterà, per una nazione che rischia davvero il tracollo e che dovrebbe ripartire da un nuovo inizio e da una nuova mentalità ovvero quella di premiare, finalmente, chi decide di fare impresa, chi decide di investire sul futuro, chi decide di offrire lavoro. Premiare chi decide di resistere, chi crede ancora in questo paese e chi tra mille difficoltà continua ad alzare la serranda ogni mattina.
Ecco solo cosi sarà possibile ripartire non soltanto con un cambio di norme e di leggi ma sopratutto con un definitivo cambio di mentalità.
20/02/2021
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