I dati diffusi dall'Istat preoccupano l'Italia e spaventano il Codacons.
Le stime dell'istituto offrono uno scenario peggiore - secondo l'associazione - a quello della crisi economica del 2008.
Il Covid, infatti, avrebbe creato una nuova ondata di poveri, ad aggiungersi a quella già esistente nel nostro Paese.
"I numeri sono peggiori delle aspettative - ha esordito Carlo Rienzi commentando i dati -, e dimostrano come l’emergenza sanitaria abbia influito sulle tasche delle famiglie impoverendo una consistente fetta di popolazione".
La ragione? "I dati sulla povertà sono addirittura peggiori di quelli registrati in Italia a seguito della crisi economica: rispetto al 2010, il numero di famiglie povere è passato da 1,1 milioni (4,6% del totale) a oltre 2 milioni (7,7% del totale). Questo significa che in 10 anni il numero di individui in condizione di povertà assoluta passa da 3,1 milioni a 5,6 milioni, con un incremento pari a +2,5 milioni di cittadini poveri".
"La nuova ondata di povertà che si registra in Italia - ha concluso Rienzi - mette in serio pericolo i consumi nazionali e l’intera economia, e avrà effetti a cascata su commercio, industria e Pil. Il Governo Draghi deve intervenire con urgenza per sostenere i redditi delle famiglie e la spesa e adottare misure in grado di rilanciare i consumi che, nel 2021, rischiano di subire un ulteriore tracollo".
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