Il Governo dovrebbe impegnarsi non solo nei confronti delle scuole ma anche delle imprese; anche quelle, dopo un lungo periodo di difficoltà, necessitano d i riaprire i battenti.
A ribadirlo è Confesercenti che rimarca come le imprese, dopo un anno di restrizioni, siano ormai arrivate al limite.
“Accogliamo con sollievo l’annuncio che il governo sta pensando di pianificare la ripartenza del Paese - si legge in una nota dell'associazione -. Non si può chiudere per sempre: lockdown e restrizioni delle attività economiche non sono una soluzione sostenibile a lungo termine, come dimostra il disastro economico che hanno lasciato. Riaprire le scuole, però, non basta: bisogna permettere anche alle imprese di tornare a lavorare, sempre nel rispetto della sicurezza di tutti, anche aggiornando gli attuali protocolli sanitari”.
La richiesta a Draghi e all'Esecutivo è chiara, quella di una marcia in più rispetto a quanto fatto fino ad ora.
“E’ assolutamente necessario un cambio di passo: è quello che ci attendevamo dal nuovo governo, anche sul fronte dei sostegni economici - ribadisce Confesercenti -. Ci è stato anticipato che ci sarà un’ulteriore manovra da trenta miliardi di euro per introdurre nuovi sostegni. Bene, ma si faccia prestissimo: il DL Sostegni, dopo tre mesi di attesa, ha gravemente deluso le imprese, che hanno diritto a ristori adeguati alle effettive perdite subite”.
Perdite che ad oggi sono state la ragione della chiusura di alcune attività e impediscono ad altre di ripartire.
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