Lavoro e isolamento. Questa la richiesta della Cia al Governo per salvaguardare la raccolta.
Nello specifico, l'associazionechiede che, dopo l'impegno nei campi, gli operai osservanoun periodo di quarantena dopo il loro arrivo in Italia.
La Cia chiede all'Esecutivo di seguire il modello di quarantena attiva lanciato dalla Germania per tutelare il lavoro dei campi in un momento tanto difficile.
"Secondo Cia, il protocollo di quarantena attiva già diede in autunno buoni risultati nelle Province autonome di Trento e Bolzano, che salvarono il raccolto delle mele facendo lavorare sui campi squadre di ragazzi dell'Est separate dagli altri italiani, senza contatti con la comunità locale per 14 giorni. La soluzione è obbligata perché nessun italiano nelle liste di disoccupazione raccoglie gli inviti dei produttori agricoli e l'opzione di una quarantena vera -pagati senza lavorare- non è sostenibile né per le aziende, né per l’operaio che la deve attuare anche al ritorno nel Paese d’origine. Il datore di lavoro viene responsabilizzato a seguire norme igieniche rigorose, col rischio che un solo contagiato blocchi le operazioni di raccolta, mandando all'aria un anno intero di lavoro", spiega l'associazione in una nota..
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